Ho impigiamato I miei pensieri
Ci sono giorni, periodi esattamente, in cui la mia vita ha bisogno di un pigiama, il solito a quadretti, moderatamente largo, da potersi muovere agiatamente: quella quasi taglia in più, che forse troppi miei abiti hanno. A volte anche nelle calzature. È proprio una sorta di metafora di vita, perché tutto intorno a me deve avere spazio. Anche il corpo. Di più i pensieri Non deve avere fronzoli il pigiama, nessun decoro. Essenziale, maschile, è una sorta di coperta di Linus da indossare dopo una doccia calda e gli oli profumati del mattino, per affrontare le giornate solitarie, quelle in cui la porta è sbarrata anche alle parole, dove le risposte ai messaggi, quando ci sono, diventano una semplice emoticon: ok È il momento di impigiamare anche i pensieri, di metterli comodi in una sorta di stand by. Non è semplice, aiutano i passati percorsi di meditazione, ma anche semplicemente un libro, trama avvincente, scrittura accattivante. E certa musica. Certa, perché spesso, si rischia di peggi...