Un'estate così antipatica, non mi succedeva da anni. Ne ho avute di orribili, certo, ma detestabili così, no. Umore pessimo in perfetto pendant con il meteo montano: ogni giorno, ogni notte, se non è vento, è pioggia, nuvoloso con freddo, quindi con Isi in perenne psicosi.
Mi isolo e mi annoio. Io odio la noia, ma la soffro di più in certa compagnia. Poi sono diventata più pigra. Sono annoiata perché pigra e insofferente o mi crogiulo nella pigrizia, per anestetizzare la noia? Freud o Marzullo? 
Sono giorni in cui trovo tutto troppo scontato, banale, in giornate che sembrano interminabili. Certamente il fatto che inizino alle 3, ha un suo peso, ma quelle ore buie e silenziose, sono ormai diventate amiche
La mia pace, quella delle lunghe letture al fresco del mio giardino, in questa casa che è sempre stato il mio buen retiro, è cosa rara.
I pensieri sono molesti e le riflessioni si fanno amare circa le notizie, da qualunque parte arrivino. Stancano. Fiaccano
Mi affido a Shakespeare con il suo "insegnami a scordarmi di pensare"
Né sarò mai capace?  In fondo non sono mai stata capace di apprezzare Giulietta e Romeo e mi faccio forza di una frase del dramma.

Mi annullo un po' intanto. Sui social, un avatar al posto del mio viso reale. 
Sembro vagamente antipatica. Forse lo sono davvero. Scostante, sì

Manca qualcosa
Manca qualcuno
Manca, non so

Soprattutto, manca molto all'autunno? 


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