Bella la newsletter odierna "ok Boomer" , di Michele Serra. Stavamo peggio quando stavamo peggio, titolo e sintesi. Tanta verità. Parlo spesso del mio passato, con nostalgia certo, mi mancano le persone che erano con me, mi manca essere giovane, ma amo ciò che sono e ho ora, non esattamente quello che avevo ed ero allora. Determinata a farmi male per essere ciò che ero, ma impossibilitata a dimostrarlo. In questi tempi assai confusi, io so chi sono e di dimostrarlo non ho alcun interesse, né necessità

Per tornare al pratico e semplice, dello scritto di Serra mi ritorna la frase 
“rimedi della nonna” (Make Grandma Great Again!), cito proprio, che paiono tornati molto di moda, in un continuo rivolgersi all'ieri. Rifletto e inizio a ridere, davvero, da sola. Sono cresciuta sino agli 11 anni all'ombra di una bisnonna materna, mia nonna sua figlia, era morta giovane, lasciandomi erede del suo nome. La bisnonna, più  inattendibile che si potesse avere. Nata nel 1880, veneta, parlava un dialetto strettissimo, che era diventato anche il mio linguaggio, nel battibeccare continuo con l'ava. Non era bella, non era gentile, fiutava il tabacco, non andava in chiesa e detestava tutti. Ricordava con nostalgia i suoi abiti da ballo, e i 7 metri di tessuto che servivano per confezionarli. Sposò un carrettiere non gradito, da figlia femmina non ebbe diritto a eredità, morì poverà in canna, odiando il fratello e i suoi Marenghi d' d'oro, come narrano Le storie familiari. Nessun rimedio trasmesso da parte sua, ma vedo molto di lei, quando scazzo e mando al diavolo qualcuno. Qualche volta nell'indifferenza che mi opprime, anedonica, di fronte a tanto 
Ci furono invece i rari rimedi consigliati dalla grezza nonna paterna. Soffrivo di terribili dismenorree e il suo consiglio era quello di massaggiare il ventre, nella settimana precedente il ciclo, con olio di ricino caldo coprendo con una foglua di cavolo. Con mia mamma, si decise che l'optalidon e poi la pillola, avessero migliore efficacia. Così fu

No, ha ragione Serra, non si stava meglio: si prendeva quello che c'era, ma si cercava di combattere per ottenere di più, non in termini di denaro, ma con una società più evoluta, capace di guardare avanti, di liberarsi, di progredire. In parte ci siamo riusciti, anche se vedo una strada in salita, molti dei nostri sogni arenati in un certo caos del l'oggi, che vorrebbe portare tutto a un tempo sgradevolmente passato.
Andare oltre è spesso scomodo. Scegliere è scomodo.
Decidere che siano altri a farlo per noi, da mentecatti, ma mi sembra che la tendenza sia questa. Tornare indietro con i rimedi delle nonne e sia chiaro che, al di là del raccontino mio e di quelli di Miche Serra, si parla per metafora 
Si stava peggio, semplicemente peggio

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