FARMACI CON NOMI IMPOSSIBILI
Ho abitudine alla lettura, quindi alle parole, ho buona memoria, una volta ottima, anche se a furia di immagazzinare, avrei bisogno di una revisione del mio hard disk interno e di buttare i file spazzature, cioè i brutti ricordi.
Al punto: ho una terapia quotidiana da seguire, sono ormai anni, ma ecco che la mia memoria si inceppa quando devo ricordare il nome di un farmaco. Se va bene, ricordo la confezione, alla meno peggio un nome qualsiasi, che abbia assonanza fonetica, ma normalmente mi assale una dislessia totale; inverto le sillabe e in farmacia faccio figure da minus habens, Balbetto. Chiusura mentale, black out.
Qualsiasi psicocoso, potrebbe trovare interessante questa mia défaillance, ma riconosco da sola un rifiuto inconscio dell'utilizzo dei farmaci o a un atteggiamento di difesa nei confronti dei medici e delle malattie in generale. Sarei totalmente assolta, in un ipotetico tribunale, anzi io mi assolvo comunque.
Ora, dopo averci messo 4 anni a imparare, beh, quasi, il nome delle mie terapeutiche pilloline, mi hanno cambiato la terapia, così mi ritroverò a ripetere a memoria i nuovi principi attivi, e se da IGROTON, passerò a INDAPAMIDE, la mia lingua farà un triplo salto carpiato.
Fortunatamente non ho studiato farmacia o tecniche farmaceutiche; a dire il vero ho ingaggiato una lotta in famiglia per non frequentare il tecnico per chimici, vicino a casa. Non ce l'avrei mai fatta.
Molto più semplice pronunciare il nome del cassettone IKEA che sta nel mio bagno, che contiene tutte le consonanti dell'alfabeto svedese ... Posso comprare una vocale?